IDEAR è uno spazio di discussione e confronto nel quale il personale del Dipartimento, strutturato e non, condivide lo stato di avanzamento delle proprie ricerche in un’atmosfera informale.
L’obiettivo degli IDEAR è offrire a docenti strutturati, contrattisti, assegnisti e dottorandi un’occasione per condividere con gli altri membri del Dipartimento le proprie ricerche, anche in forma di work in progress. In tal modo, IDEAR si propone di mantenere i singoli e i gruppi di ricerca costantemente aggiornati sul lavoro dei colleghi, aprire uno spazio costruttivo di discussione e confronto in un clima amichevole e disteso, favorire lo scambio e la diffusione di idee, nonché la nascita di eventuali collaborazioni.
Gli incontri di IDEAR hanno cadenza mensile.
Gli ideatori e organizzatori (Claudia Borghetti, Francesca Masini, Ana Pano Alamán e Fabio Regattin) curano il calendario degli appuntamenti sulla base delle auto-candidature dei colleghi, avendo cura di rispettare la pluralità degli assi di ricerca dipartimentali.
Ciascun incontro si apre con una breve presentazione del relatore (20-30 minuti) che, nei limiti del possibile, è invitato a privilegiare un approccio divulgativo, in grado di consentire l’accesso alle informazioni a specialisti e non. Segue un commento da parte di un reviewer che avrà avuto la possibilità di leggere in anteprima l’intervento del collega e di metterne in luce punti di interesse ed eventuali criticità (10-15 minuti). Dopo l’eventuale replica del relatore, si apre il dibattito tra tutti i presenti; questi ultimi sono altresì invitati a partecipare con domande e suggerimenti anche nel corso dei precedenti interventi di relatore e reviewer.
Gli incontri si tengono in Sala Giunta o in Aula Convegni, in orario pomeridiano. Tutte le informazioni relative agli appuntamenti saranno comunque comunicate tempestivamente nella sezione “Calendario”.
L’augurio è che IDEAR possa costituire per il personale del Dipartimento uno spazio di confronto e scambio partecipato in cui, su suggerimento dei relatori stessi, si sperimentino forme ulteriori di comunicazione e collaborazione quali, ad esempio, seminari più tradizionali (senza reviewer), letture critiche di articoli o volumi chiave di recente uscita, presentazioni in anteprima di relazioni a convegni e conferenze, ecc.
Finalmente!
Quando ero dottoranda in Inghilterra partecipavo a un simile gruppo; ho imparato un sacco di cose e mi sono divertita molto!
Grazie agli ideatori di idear!!!