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Cenni storici

L’associazione nasceva il 28 Gennaio 1954. Inizialmente la sede fu, molto modestamente, ritagliata all’interno dell’Istituto di Filologia Germanica dell’Università, in via Zamboni 33, grazie all’appoggio del Prof. Lorenzo Bianchi, che dell’Istituto di Filologia Germanica era il direttore. La fondazione fu salutata con plauso da autorità e personalità della cultura sia italiane che tedesche. Fin dei primi anni numerose, esse partecipavano con sincera sollecitudine alle vicende dell’istituzione e fra le molte espressioni di interessamento, che in questo periodo pervenivano al presidente, ci sembra di particolare significato il poter ricordare quella di Konrad Adenauer che in una missiva a Quiri Pinotti così si esprimeva: “Auguro il massimo successo al Suo lavoro in considerazione dell’amicizia che lega i nostri due paesi ed in considerazione del bene dell’Europa”.
Già due anni più tardi, nel 1956, l’Associazione potè rendersi autonoma anche “fisicamente” prendendo possesso di alcuni locali in Palazzo Pepoli Campogrande. Malgrado le difficoltà logistiche, venne attivato un corso di lingua tedesca, il primo con il quale si ponevano le basi di quella attività didattica che ancora oggi costituisce uno dei pilastri e dei vanti dell’Istituto. Contemporaneamente la Repubblica Federale di Germania, da sempre al corrente delle iniziative messe in atto dal gruppo bolognese, manifestava il proprio compiacimento per la creazione di questa istituzione, concedendo una sovvenzione che, se pur all’inizio di modesta entità, egualmente dimostrava in maniera molto concreta il gradimento e l’approvazione per l’attività avviata.
L’appoggio, con il passare del tempo non sarebbe mai venuto meno confermando così l’apprezzamento del Governo Federale per il rapido del nuovo centro culturale, che nel suo costante incremento dimostrava quanto fosse avvertito da parte dei bolognesi il bisogno di una maggiore conoscenza del mondo tedesco. Il compiacimento delle autorità federali si sarebbe manifestato, qualche anno più tardi, in forma solenne, con il conferimento al presidente Quiri Pinotti di un’alta onorificenza il “Großes Bundesverdienstkreuz”. Negli anni successivi la necessità di una sede più ampia e meglio rispondente alle mutate esigenze determinò un nuovo trasloco in via Indipendenza dove i corsi di lingua, ormai a tutti i livelli, vennero affiancati da una serie di iniziative, necessario pendant all’impegno didattico: proiezione di film, allestimento di mostre, organizzazione di conferenze, concerti, manifestazioni varie. Il tutto in un’ottica pluridisciplinare mirante ad avvicinare quanto più possibile il pubblico bolognese ad una realtà tedesca concreta, multiforme, ricca di stimoli e di contraddizioni e che molto poteva offrire in termini di esperienze ed approfondimento teorico-critico. Nel 1980 l’Associazione cambiò la propria denominazione assumendo quella di Istituto di Cultura Germanica. Non si tratta evidentemente di una mera questione di nomi, “ma dell’espressione indicativa di una mutata struttura organizzativa e di un’accresciuta capacità funzionale, in rapporto al potenziamento dei corsi di lingua e cultura tedesche…; all’incremento della biblioteca…; alla disponibilità di una sede, che consenta una operatività culturale nel settore dei rapporti tra mondo germanico e bolognese, prima impossibile”.
Lorenzo Quiri Pinotti, Presentazione, in Giuseppe Plessi, Araldica ultramontana a Bologna (1393 – 1660) dal Fondo Malvezziano della Nazione Germanica, “Acta Germanica” IV. Quaderni dell’Istituto di Cultura Germanica, Bologna, p.9.