L’automate
au siècle des Lumières
Prof. Roberto Poma
Université Paris XII
21-22-23 Aprile 2008
Lezione
I
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Interpretazione dei miti greci come espressione di una verità
morale, scientifica e religiosa.
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Mito di Dedalo e Prometeo. Dedalo è interpretato come
una figura duplice: se da un lato il valore della tecnica
viene esaltato, si sottolinea al contempo il suo carattere
illecito, rappresentato in particolare dalla ’?ß???
dell’accoppiamento che ha generato il Minotauro. Le
invenzioni di Dedalo sono definite geniali ma discutibili
da un punto di vista morale. Il labirinto diviene il simbolo
di tutte le opere dell’ingegno tecnico e la tecnica
è rappresentata sia come fonte di successo che di tragedia:
essa, quale produttrice di oggetti artificiali, è portatrice
di inquietudine.
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Homo duplex: l’uomo è concepito come dotato di
una parte automatica (esteriorità) e di una parte libera
(interiorità). Questa duplicità è rappresentata
da una parte dall’uomo immerso nella vita sociale e
nel commercio, dall’altra dall’uomo che si dedica
alla vita contemplativa.
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Emergere dell’aspetto meccanico dell’essere umano
à l’uomo viene collegato alla macchina.
Lezione
II
-
Platone: positività della tecnica, anche se in generale
le arti manuali sono considerate inferiori.
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Aristotele: nostalgia di un’epoca precedente in cui
la tecnica ancora non esisteva. Il filosofo, al contempo,
elogia la mano quale strumento particolare e dotato di una
certa duplicità: essa, ad esempio, può essere
utilizzata per accarezzare ma anche per schiaffeggiare. Aristotele
può essere definito il primo filosofo che elabori una
vera e propria antropologia della tecnica; nella sua filosofia
si ritrova una distinzione tra oggetti naturali e oggetti
elaborati attraverso la tecnica, da cui deriva anche una distinzione
tra “intelletto tecnico” e “intelletto naturale”
e tra “continuo” (ciò che è naturale)
e “discontinuo” (ciò che è artificiale).
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Diderot sottolinea la libertà intellettuale che l’artigiano
possiede per migliorare il suo prodotto artificiale: c’è
bisogno di una grande competenza e di una grande libertà
intellettuale e creativa per costruire oggetti artificiali.
Diversità dell’artigiano dallo schiavo.
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Condanna delle arti manuali da parte della cultura cristiana:
l’interpretazione del mito di Prometeo è ambivalente.
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Plotino: preminenza della facoltà contemplativa su
quella tecnica, la quale risulta approssimativa da un punto
di vista intellettuale poiché non possiede il rigore
della dimostrazione filosofica da un punto di vista etico.
La tecnica è paragonata all’astuzia e dunque
condannata come ’
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Luigi XIV: epoca della classificazione dei saperi, necessità
di un ordine razionale.
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Bacon. La volontà di potere diviene un concetto fondamentale
della modernità: naturalizzazione della volontà
di potere non più concepita come violenza fatta alla
natura. Descartes. Il Discorso sul metodo è la prima
opera che parla della circolazione del sangue. Si riscontra
una certa omogeneità nella posizione filosofica dei
due pensatori riguardo la tecnica.
Lezione
III
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L’homme-machine di La Mettrie come manifesto caricaturale
della macchina nel XVIIIesimo secolo.
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Secondo i filosofi non è naturale che l’uomo
divenga sapiente. Arte: tecnica come mezzo di perseguire l’universalità.
La “riproduzione” equivale all’eternità,
è un tentativo di positivizzare il lavoro tecnico.
Principio di utilità: avatars della finalità
aristotelica.
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Galileo Galilei: diversità tra intelligenza divina
e intelligenza umana; equivalenza tra i procedimenti matematici
e le forme naturali. La conoscenza di Dio sarà sempre
più vasta di quella umana poiché è infinita.
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Divisione tra chirurgia e medicina teorica: la prima rientra
nella tecnica. A partire dal XVIIIesimo secolo, questa divisione
non esisterà più. Gli animali divengono un esempio
da seguire (eredità dei bestiari medievali) sebbene
abbiano uno status ambiguo. Descartes: l’animale è
solo res extensa, non ha anima. Trasmissione dell’anima
dai genitori ai figli: “traductionnisme” (l’anima
si trasmette in modo lineare).
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Giorgio Baglivi: esemplifica l’applicazione della iatrofisica.
Principio del venum fatum. Autogenerazione come principio
inspiegabile per la iatrofisica.
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La Mettrie: l’uomo è un animale da cui si differenzia
per l’invenzione del linguaggio. La natura istruisce
l’uomo, la tecnica è solo un’appendice.
Divinizzazione della macchina. Teoria del piacere: La Mettrie
lo definisce un bisogno primario dell’essere umano che
illumina la sua vita; seguire in modo istintivo il ????? della
natura à scandalo generato dall’elogio del piacere.
Il piacere è legato ad una facoltà diversa da
quella intellettuale. La Mettrie aveva tradotto in francese
tutta l’opera di Boerhaave, che aveva cercato di conciliare
il meccanicismo con il vitalismo. Cambiamento della concezione
della malattia.
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Morgagni: de sedibus et causis morborum. Metodo anatomo-patologico:
autopsia condotta sui cadaveri dei pazienti per trovare la
causa della malattia.
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La medicina dell’antichità è dogmatica,
empirica e metodica. Brusset: concetto rivoluzionario di medicina.
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Conclusioni: salto epistemologico della modernità (XVIII
- XIX secolo).
Ilaria
Piperno