COURS

Activités séminariales - Université de Bologne

Bologna 2007-2008

Mythe de l’androgyne et structure du texte dans Mademoiselle de Maupin – Itinéraire de la jalousie et structures du Cocu Magnifique de Crommelynck
Prof. F. Monneyron

La prima lezione di Monneyron tratta del tema della crisi dell’identità sessuale nel Romanzo epistolare di Téophile Gautier M.lle de Maupin.
Ci troviamo infatti di fronte alla realizzazione letteraria del mito dell’androgino, l’unico essere capace di racchiudere in sé l’immagine dell’unità originaria. L’antecedente più noto era stato l’Ermafrodita di Platone, entità primordiale, divisa per punizione in due sessi, alla ricerca l’uno dell’altro. Per Platone comunque l’unità è riscontrabile dall’uomo nell’Idea come per il Cristianesimo nella Trascendenza divina, mentre nell’epoca romantica l’unità originaria può bene essere trovata tramite l’esoterismo, l’estetismo e la scienza medica. Attualmente l’Ermafroditismo esiste solo a livello medico come forma di malformazione fisica.
Nel romanzo di cui trattasi la protagonista gioca sul registro del doppio e dell’ambiguità sessuale, riunendo in sé un personaggio maschile e femminile insieme, provocando fraintendimenti e crisi di identità.
Interessante ai fini dell’analisi narrativa il continuo gioco di mascheramenti, che ricorda la commedia shakespeariana As you like it ma che soprattutto si rivela funzionale alla problematica centrale: il problema della ricostruzione del sé.
La prima soluzione è proprio il travestimento, ma vi è anche la possibilità della bisessualità e quella della doppia vita, che porta ad una condizione più stabile e definitiva. Queste le risultanze sintetiche del romanzo.

La seconda lezione verte sull’analisi della “gelosia” nel Cocu magnifique.
Questo sentimento è già stato ben rappresentato da Shakespeare nell’Otello attraverso una connotazione inequivocabilmente tragica, ma lo stesso Aristotele ne parla, definendola la più catartica delle passioni. Nel XIX secolo la si trova in molteplici autori (Proust, Svevo) e in vari generi (romanzo ma anche teatro). L’opera di cui trattasi è infatti una pièce teatrale, incentrata sul tema della gelosia amorosa e sulle sue possibili cause.
Una possibile interpretazione vede in questo sentimento estremo una manifestazione del legame edipico.
Non è tuttavia nemmeno da escludere la spiegazione data da Freud a questa perversione del desiderio: si tratterebbe di una forma di omosessualità rifiutata, per cui un uomo non sarebbe ad esempio geloso di una donna ma degli altri uomini che lei potrebbe frequentare, in quanto limitando lei, castrerebbe in realtà se stesso.

Stefania Santalucia