COURS

Activités séminariales - Université de Bologne

Bologna 2003-2004

Le Avanguardie del primo Novecento in Italia
Prof. Andrea Battistini (Giugno 2004)

1° Lezione

Caratteristiche delle Avanguardie

definizioni di Enzensberger
aporie insite nel concetto di Avanguardia

Poetiche delle Avanguardie: la distinzione, risalente a Luciano Anceschi, tra poetica esplicita ed implicita che, per le Avanguardie, non è più così netta.

Sperimentalismo

Manifesti (Futurismo, Dadaismo, Surrealismo) e riviste (La Voce, Lacerba, Der sturm, The Blast)

Creazione di un genere assoluto e difesa delle forme ibride e contaminate (vs canone dei classicisti)

- Generi delle Avanguardie: frammento, aforisma e romanzo

2° Lezione

Forme delle Avanguradie

il Manifesto:

linguaggio iperbolico del giornalismo
valorizzazione dell'oralità (es. La voce, "L'uomo di fumo" di Palazzeschi))
tecniche moderne della propaganda e della pubblicità
sintassi essenziale e "aforisma vivo" (Boine)

Contenuti delle Avanguardie

Sperimentalismo modernista: verso libero, poema in prosa, prosa polifonica, monologo interiore, montaggio filmico

Mescolanza di stili e generi (es. il sublime nella quotidianità, tema peculiare della Modernità), abbattimento dei confini tra le arti (ricerca di sinestesie: Calligrammes di Apollinaire)

compresenza di arte e vita (es. "vivere inimitabile" dannunziano, interventismo, eversione)

poeta saltimbanco che sovverte i valori: "controdolore", grottesco, osceno

le Avanguardie come reazione eversiva all’ipertrofia del passato:

studi geologici ed evoluzionismo
psicanalisi
fotografia, fonografo e cinema
tempo personale vs. tempo convenzionale e meccanico (filosofia di Bergson)

Tema della giovinezza:

senso di svolta epocale, "cambiamento e liquidazione del passato" (Serra)
non consuete dispute generazionali fra padri e figli, ma cesura traumatica col passato nell'arco di una generazione
Il Tesoro, rivista bolognese: tutti ex allievi di Carducci sedotti dal dannunzianesimo rinnegando il "maestro".
Avanguardie più innovative e rivoluzionarie rispetto alla Scapigliatura (velleitaria e non organizzata)

3° Lezione

Analisi delle poetiche delle Avanguardie nell'opera di Aldo Palazzeschi (1885-1974):

Chi sono?

poeta saltimbanco: non è più vate in seguito alla perdita dell'aureola
tendenza sinestetica: figure del pittore, del poeta, del musico
elementi della giovinezza:
primitivismo e infanzia
follia (e alienazione)

Diana (giocattolo abbandonato)

ritorno all'infanzia come forme espressive
linguaggio che scimmiotta le moine degli adulti verso i bambini
forme metriche anomale: versi brevi e nessun endecasillabo (che era il verso più importante della poesia italiana)
il giocattolo gettato è metafora del linguaggio arcaico che si vuole abbandonare

Fontana malata

particolari versi trisillabi (quasi assenti nella poesia italiana)
tisi che uccide la fontana malata, simbolo del linguaggio lezioso della poesia del tempo (inizio '900), in particolare:
i crepuscolari (Corazzini, Gozzano)
il D'Annunzio de La pioggia nel pineto

L'incendiario (1910): poesia che dà il titolo alla raccolta

dedica a Marinetti ("anima della fiamma" futurista)
metafora dell'incendio, già presente nel "Manifesto" futurista
l'incendiario è un "Signore" da venerare: l'interdizione sociale per la poesia futurista produce un rapporto di analogia e compartecipazione tra il poeta e l'incendiario
ha due valenze: una che rimanda al catartico, l'altra all'effimero
Rapporto Palazzeschi - Marinetti: la pubblicazione della raccolta de L'incendiario ad opera della casa editrice di Marinetti testimonia il momento di collaborazione tra i futuristi milanesi e quelli fiorentini (tra cui appunto Palazzeschi).

Elementi comuni ai due autori:

antipassatismo
mito della giovinezza e giovanilismo
ma diversa concezione dell'arte: Anceschi, "Autonomia ed eteronomia dell'arte": all'eteronomia futurista di Marinetti che cerca di fare proseliti con agitazioni e propaganda, Palazzeschi contrappone l'autonomia della sua arte per se stessa.

Ma dopo l'incontro con Marinetti, Palazzeschi supera la malinconia delle prime poesie (es. Chi sono?) divenendo più audace e sfrontato nei suoi versi.

es. Lasciatemi divertire

ultima poesia della raccolta: esalta il linguaggio puerile come disinfestazione dal linguaggio poetico dotto carducciano e dannunziano
"divertire" anche in senso nichilista: uscire dalla linea della normalità, delirare
Così si arriva all'opera successiva: "Il codice di Perelà"(1911): Perelà è l'uomo di fumo, senza storia e fuori dal tempo (quello che Pirandello chiama "fuori di chiave"), emblema dell'antistoricismo nichilista e della follia rivoluzionaria delle Avanguardie italiane.

Giordano Righetti