Activités
séminariales - Université de Bologne
Bologna
2001-2002
L’OGGETTUALITÀ
DEL TESTO. FONDAMENTI DI ANALISI TESTUALE
Prof. Campagnoli
Nel
corso dell’attività seminariale sono stati analizzati
numerosi testi, molto diversi fra loro sia dal punto di
vista cronologico sia per l’impostazione tematico-stilistica,
e di ognuno sono stati rilevati i punti cruciali e soprattutto
gli aspetti contrastanti con lo scopo di permettere al
dottorando di porsi di fronte ad un testo con spirito
critico. I testi sono stati scelti di volta in volta,
seguendo gli interessi degli astanti e il tema della discussione
effettuata.
-
1° lezione: Aristotele, La Poetica,
Milano, Bompiani, 2000
Tra le varie tematiche di discussione, particolare interesse
ha assunto il problema della verosimiglianza e del contraddittorio
nella rappresentazione artistica, nonché la contrapposizione
tra l’elemento tragico ed il patetico.
-
2°-3°-4° lezione: Sigmund
Freud, Delirio e Sogni ne La Gradiva di W .Jensen
in Saggi sull'arte, la letteratura e il linguaggio,
Torino, Boringhieri, 1969
Tre lezioni sono state dedicate a quest’opera, importante
per avvicinarsi all’interpretazione psicanalitica dei
testi letterari. Si è discusso sulla teoria del
Perturbante di Freud e ci si è soffermati sull’importanza
di non confondere l’inconscio dello scrittore con l’inconscio
del testo. Un utile esercizio per addentrarsi ulteriormente
all’interno dei meccanismi testuali è stato il
reperimento di figure di animali che potessero simboleggiar
la rimozione da parte del protagonista della sua sessualità
e le tecniche utilizzate per superare la sua “impasse”
psicologica.
- 5°
lezione: Sigmund Freud, La fantasia e il
poeta, in Saggi sull'arte, la letteratura e il
linguaggio, Torino, Boringhieri, 1969
In questo scritto è stata rilevata l’importanza
del piacere che deve provare il lettore nell’affrontare
un testo. Da questa sensazione, determinata spesso da
una compresenza di elemento familiari ed estranei, ciò
che determina il perturbante, si è passato a parlare
dell’umorismo, del riso e del comico e della loro funzione
liberatoria
-
6° lezione: Johan Huizinga, Homo
Ludens,Torino, Einaudi, 1983
È possibile dare un’interpretazione ludica della
cultura? Nel corso di quest’incontro è stata discussa
la nozione di gioco presentata da Huizinga e la sua contrapposizione
apparente con la serietà
-
7° lezione: Douglas Hofstadter, Goedel,
Escher, Bach, un’eterna ghirlanda brillante, Milano,
Adelphi, 1984
La particolarità di questo testo è risultata,
oltre alla struttura in dialoghi e esplicazioni, l’idea
della presenza continua dell’errore e dell’impossibilità
di provare empiricamente i fatti dell’esistenza. Per un
pubblico di letterati a digiuno da conoscenze matematiche,
la lettura di questo testo ha mostrato che i limiti di
un ambito culturale non sono mai delimitabili e che la
comprensione del mondo deve essere effettuata moltiplicando
i propri punti di vista.
Ada
Myriam Scanu
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