Le traduzioni italiane di Giovanni Calvino. Storie di libri e di lettori
di/a cura di: Conconi Bruna
Sarà forse a causa di un pregiudizio che sembra in generale sottendere l’analisi della ricezione italiana dell’opera di Calvino, di una certa aria di fallimento che si respira attorno a progetti dati già in partenza come modesti, che molte questioni riguardanti le traduzioni italiane dei testi del Riformatore rimangono ancora aperte. Questioni inerenti a problemi di ordine testuale, come la definizione del testo di partenza o dei rapporti che intercorrono tra le diverse edizioni, ma anche questioni legate alla circolazione e alla ricezione di quei testi. Le indagini svolte fino ad oggi si sono concentrate infatti su quanto ha preceduto l’uscita del libro dalla bottega dello stampatore; questo saggio vuole volgere lo sguardo anche sul dopo, a partire dagli esemplari oggi conservati nelle biblioteche italiane, per capire, al di là del loro numero, quando essi vi siano entrati, e cercare di dare così un volto al lettore calviniano.
L’Autrice
Bruna Conconi insegna Letteratura francese all’Università di Bologna. La letteratura riformata e il rapporto tra cultura italiana e francese del XVI secolo, che da sempre costituiscono argomenti privilegiati della sua attività di ricerca, sono stati negli ultimi anni studiati anche dal punto di vista della storia del libro, seguendo in particolare le tracce di lettura lasciate dai lettori di Calvino o di Du Plessis Mornay in Italia, e dai lettori di Pietro Aretino in Francia.